FRANZ KAFKA. L’ANGOSCIA E LA COLPA DI VIVERE
Cento anni fa, il 3 giugno 1924, moriva Franz Kafka, uno dei più grandi narratori del XX secolo. I suoi racconti esprimono e trasmettono un profondo disagio, l’angoscia e la colpa di una vita vissuta all’ombra della incombente figura paterna e di una legge di cui non conosce le regole. Psicologi e psicanalisti hanno più volte cercato di dare spiegazioni all’onirismo della realtà descritto da Kafka. Vittima del suo tempo e, forse, presago del nostro, maestro nel trasformare un incubo nella realtà della vita vissuta, ieri come oggi e, forse, domani.